CREDERE NELLA MAGIA


"Chi non crede nella Magia é destinato a non incontrarla mai." Roald Dahl

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mercoledì 24 aprile 2013

DIFFERENZA TRA DéMONI E DEMòNI

Nella nostra cultura non si è molto abituati a riflettere sulla differenza tra démoni e demòni.
Sì, perché essa non è tanto data dalla posizione degli accenti, il primo acuto della “e”, il secondo grave della “o”, in termini linguistici, quanto dal fatto che il primo significato ha a che fare con la Psicologia mentre il secondo con la Religione. Una differenza di sostanza, dunque. Entrambi i significati hanno però una matrice in comune, di tipo filosofico, e, in particolare affondano le loro radici nella filosofia greca.
Consideriamo, ad esempio vari autori, come Eraclito che afferma l’esistenza di un démone positivo, come una forza, un’intelligenza ordinatrice che sovrasta ogni cosa, oppure Anassimene ed Anassimandro, i quali sostengono che c’è una forza che tutto plasma e si chiama “aria” o “psuchè” , soffio vitale, tipico della Psicologia, diventato poi soffio divino nella Genesi, per la creazione di Eva da una costola di Adamo. Di qui nasce poi il peccato originale di Adamo, tentato dal serpente che rappresenta il demonio.
Questa duplicità di forze si trova anche nella teoria degli opposti, così cara alla tradizione orientale e a quella occidentale degli albori della filosofia greca, per gli autori prima citati, così sensibili al problema cosmologico, ossia di quegli aspetti che riguardano la nascita e l’evoluzione della terra e del mondo conosciuto. Problema che passa in second’ordine con i Sofisti e Socrate, più attenti al problema etico e antropologico, per poi arrivare a Platone e ad Aristotele che recuperano gli aspetti cosmologici del problema filosofico, inserendoli in un “corpus” di conoscenze davvero ampio e ricco.

Dr. Elio Chiavassa
Psychoterapy
www.curareconlapsicologia.blogspot.it

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