CREDERE NELLA MAGIA


"Chi non crede nella Magia é destinato a non incontrarla mai." Roald Dahl

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venerdì 19 aprile 2013

RECENSIONE SU CACCIA ALLE STREGHE Dr Chiavassa

Leggendo la pubblicazione riguardante la cosiddetta "caccia alle streghe", mi sono interessato particolarmente degli aspetti filosofici e psicologici alla base di questi terribili eventi.
Fatti che si sono verificati soprattutto nei secoli XVI e XVII con la religione cristiana e protestante ma che affondano le loro origini molto tempo prima, addirittura secoli antecedenti la Riforma protestante.
E, come se si trattasse di una macchina del tempo, torniamo ancora una volta alla filosofia greca, non tanto a quella platonica e aristotelica, in questa analisi, quanto a quella presofista , presocratica, da una parte, e a quella post-aristotelica, nella fattispecie stoica ed epicurea.
Per quanto riguarda il primo filone filosofico, mi colpisce molto la figura di Eraclito per due ordini di considerazioni: in primo luogo per il fatto che egli e' un filosofo finalistico o teleologico, ritiene cioè che il comportamento etico delle persone sia riconducibile ad un fine e soprattutto per il fatto che esiste un'intelligenza divina e ordinatrice di tutte le cose. Questo principio si chiama arche' e viene fatto coincidere con il fuoco, non solo in senso fisico o cosmologico ma anche psicologico. Ossia il fuoco che accende gli animi di una volontà o di una forza sconosciuta che le persone non sanno di possedere.
Se solo gli inquisitori della caccia alle streghe avessero pensato alla grandezza e alla portata del la filosofia di Eraclito forse si sarebbe potuto disinnescare, almeno in parte, quella condotta repressiva nei confronti di donne che volevano semplicemente condurre l'anima verso il suo naturale percorso, senza la paura di essere giudicate e, tanto meno condannate, come, invece, purtroppo furono.

Dr. Elio Chiavassa
Psicoterapeuta

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