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"Chi non crede nella Magia é destinato a non incontrarla mai." Roald Dahl

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lunedì 29 aprile 2013

Platone e il mito di "Er"

Platone nacque nel 427 a. C. ad Atene dove mori' nel 347 a. C., all'età di ottant'anni oltre ad aver scritto molte importanti opere aveva cercato di spiegare la realtà con il mito, non per sfuggire ad un'analisi realistica delle problematiche sociali ed individuali del tempo ma per comunicarci che la dimensione del "fantastico" di ciò che assomiglia al reale ma non lo e' esattamente, e' un'importante componente della vita umana.
A dimostrazione di questo suo modo di pensare scrisse il mito di "Er ". Er fu un guerriero greco, morto in battaglia. Negli inferi gli e' concesso, a differenza delle altre anime, di non bere le acque del fiume Lete che gli consente di dimenticare la sua vita passata e torna così sulla Terra per spiegare agli uomini che la loro anima potrà un giorno, scegliere di reincarnarsi in un altro corpo, come riterrà più opportuno. In questo modo l'anima di Er si ricongiunge al mondo perfetto delle Idee, in quel mondo ultraterreno che si chiama Iperuranio. Le anime di Iperuranio sono una popolazione che va e che viene, perché sono sottoposte al decreto di espulsione (la cacciata della mela). Infatti alcune anime avevano un'energia negativa che non riuscivano più a sopportare e a tenere sotto controllo e quindi furono cacciate. Prima di ritornare sulla Terra devono bere l'acqua del fiume che determina la dimenticanza.
Platone (il cui nome deriva dall'aggettivo plautus che significa ampio, imponente come la sua stazza fisica, così viene detto), utilizza il mito di Er per spiegare la libertà di scelta.

Dr. Elio Chiavassa
Psychoterapy
http://curareconlapsicologia.blogspot.it

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